giovedì 19 ottobre 2017

QUEL CORTEO ANTIFASCISTA AFRICANO


Africani in piazza arruolati dal fronte antifascista

di  Luciano Lago


Nell’assistere all’ultimo corteo antifascista tenutosi in ordine di tempo a Savona, molti cittadini si sono meravigliati nel vedere che, dietro gli striscioni e le bandiere portate in piazza dalle formazioni di estrema sinistra, erano presenti un folto gruppo di migranti e richiedenti asilo africani. In pratica erano soltanto loro a fare numero ed a sostenere la manifestazione.

In realtà questo episodio non ci deve meravigliare più di tanto visto che noi avevamo avvisato da tempo che le migrazioni di massa hanno un obiettivo di sostituzione di buona parte della popolazione autoctona in Italia con due precise finalità:
1) creare una mano d’opera di riserva per le multinazionali, le cooperative e le mafie presenti nel paese;
2) scardinare e disarticolare l’assetto sociale dei paesi destinati ad essere assoggettati e omologati al nuovo ordine mondiale.
Vedi: L’utilizzo delle migrazioni di massa come arma geopolitica delle centrali dominanti


Quando parlavamo di creare una mano d’opera di riserva avevamo ben presente i molteplici usi a cui può essere destinata tale mano d’opera e ci sembrava evidente che uno di questi era la creazione di una base di consenso alternativa per la sinistra mondialista. Inevitabile quindi l’arruolamento dei migranti come categoria sociale favorita dalle politiche della sinistra per ottenere da questa quel consenso e quella manovalanza che viene sempre più a mancare alla base del partito, il PD in particolare. Una nuova classe sociale, una massa di manovra disponibile per la sinistra che non riesce più ad avere ascolto dalla tradizionali classi sociali in Italia che sono state penalizzate dalle politiche di austerità e di apertura ai mercati volute dai governi del PD e soci.
Normale quindi che la sinistra mondialista trovi la nuova manovalanza dei migranti, utile anche per le manifestazioni di piazza e meglio ancora per rinvigorire lo schermo dell’antifascismo, utilissimo per distrarre e celare la propria subordinazione ai potentati finanziari transnazionali.
 Vedi il video manifestazione: Youtube.com/Watch

“Se non ci fossero bisognerebbe inventarli”, queste le affermazioni fatte da diversi esponenti politici della sinistra che hanno accolto con piacere la presenza dei giovani africani alle loro manifestazioni antifasciste e sarà probabile che molti di questi si iscriveranno anche all’ANPI (associazione Partigiani d’Italia) per riuscire a far ottenere a questa associazione una quota in più di finanziamento pubblico.
Superfluo osservare che gli africani, per la loro partecipazione, hanno ricevuto un pasto gratis ed una gratifica non specificata, una forma di compenso che forse non avrebbe smosso un italiano a scendere in piazza di Domenica ma che si sa che, per gente che proviene da quei paesi, rappresenta una irresistibile attrattiva, tanto che molti di questi si sono offerti volontari per le altre prossime manifestazioni.

Il nuovo proletariato dei migranti è quindi disponibile e ricercato e questo spiega molte cose: spiega perchè l’Italia è rimasta l’unico paese ad accogliere senza limitazione le grandi masse di migranti da qualunque parte provengano, unico caso in Europa. Spiega perchè il governo fa di tutto per far assegnare fondi pubblici alle cooperative collegate al “partitone” in modo che queste possano alloggiare, fare business e provvedere ai bisogni dei migranti e ( si inizia adesso), ad istruirli ed orientarli come debbano integrarsi ed assimilare il “verbo” della sinistra mondialista.
Nel frattempo si moltiplicano i casi di aggressioni sui treni, nelle piazze e sugli autobus da parte di migranti recentemente arrivati che presentano una mentalità ed una abitudine predatoria, derivante dalle condizioni ambientali in cui sono vissuti fino adesso. “Se vuoi una cosa prenditela, hai il tuo coltello e se sei un uomo lo devi saper usare”, insegnano i capi tribù nei paesi dell’Africa profonda.
Così se si tratta di una donna si stupra selvaggiamente come accaduto ad esempio a Rimini ad una giovane turista polacca violentata selvaggiamente da tre africani.
A Torino l’ultimo caso eclatante dove un italiano è stato sgozzato da un nigeriano armato di coltello per sottrarre un posto al mercato.
Vedi : Torino. Nigeriano uccide un 52enne italiano….

Questi sono solo alcuni dei tanti casi di aggressioni che la stampa e le Tv di regime tendono ad occultare, si sanno notizie soltanto nei casi più clamorosi.
L’effetto dell’accoglienza indiscriminata è stato invece descritto su alcuni giornali britannici che hanno denunciato il pericolo in Italia di lotte tribali fra migranti africani ma di queste cose non si deve parlare, la Boldrini, la Bonino, Pisapia ed il ministro Del Rio preferiscono agitare il totem dello “Jus Soli” come soluzione a tutti i problemi.

Vedi: Territorio italiano a rischio di tribalizzazione…

Sarà come dicono ma nel frattempo gli italiani iniziano a percepire di essere stati abbandonati ad una africanizzazione del territorio che non si aspettavano e che adesso iniziano a toccare con mano.
I “vantaggi” della società multiculturale esaltata come “grande progresso” dalla sinistra mondialista.




FONTE: https://www.controinformazione.info/africani-in-piazza-arruolati-dal-fronte-antifascista/

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