mercoledì 12 aprile 2017

GLI "INDIRETTI" DI FACEBOOK

 
NON SARA' ORA DI FINIRLA ? CON LE ALLUSIONI, LE FRECCIATE, IL DIRE- MA NON DIRE ? IL BELLO E' DIRSELE IN FACCIA
 
Pare che questa metastasi abbia investito parecchi
Per "fortuna" c'è questa guida/vademecum
che pubblichiamo per intero.
Con ironia ,ma "cum grano salis"
Perchè forse qualche consiglio dettato dal Buon Senso
questa "guida" lo dà
 
Piccola guida per stare su Facebook e vivere felice

 Stare su Facebook. Brutta espressione, vero? Però fa parte del linguaggio comune: “Non stare troppo su Facebook, sto troppo su Facebook, lo sai che stare su Facebook fa cadere i capelli?”. D’altro canto è questo l’obiettivo di Mark Zuckerberg: intrattenerti, costringerti a rimanere sulla piattaforma.

Altrimenti come clicchi sulle pubblicità? Mark si inventa mille diavolerie per catturare la tua attenzione, per farti saltare da uno status all’altro, fino a trasformare il social network in una trappola a maglie strette. Tanto che gli studiosi hanno iniziato a parlare di una vera e propria malattia.
facebook guida
 
FOMO. Fear of missing out. Paura di perdere qualcosa di importante, un contenuto utile o una foto divertente. Quindi aumenta la necessità di stare notte e giorno su Facebook, per la gioia di chi si occupa di digital detox che grida forte: “Dobbiamo usare i social network con consapevolezza”.
Sembra facile. In realtà chi lavora dietro ai social fa di tutto per mantenere l’utente sulla piattaforma.
Ma gli utenti sono umani, e non semplici cliccatori di advertising: discutono, commentano, litigano. Oh, quanto litigano. Intavolano discussioni infinite e lanciano anatemi senza eguali per difendere la propria idea. A volte volano minacce pesanti. La soluzione è abbandonare il social network? No, puoi addomesticare il mostro: ecco una piccola guida per stare su Facebook e vivere felice.

Un mondo parziale

Sai cosa è Facebook? Un social network, certo. Ma soprattutto è un mondo parziale, un luogo che permette di esprimere parte della personalità. Non puoi cogliere l’essenza di una persona su Facebook, non puoi definirla. Non puoi giudicare una frase senza dare una sfumatura di dubbio.
Mancano le espressioni, manca la conoscenza dell’individuo. Quando sfoglio gli status su Facebook cerco sempre di lavorare sull’empatia. Perché il contatto ha si è espresso con queste parole? Forse è esasperato. Forse è stanco. Ogni espressione è frutto di una causa che non puoi conoscere.
In sintesi: devi essere pronto ad accettare la differenza. O a silenziare i tuoi amici.

La regola del 3

facebook

Durante le discussioni su Facebook rispetto la regola del 3. Quando l’interlocutore non ha voglia di discutere, ma vuole solo provocare e animare la discussione con polemiche inutili, la soluzione è unica: “Sì, hai ragione tu”.
Con questa formula evito qualsiasi contraccolpo, non posso passare la giornata a spuntare notifiche e ad avvelenarmi il sangue. Vuoi la ragione? Prenditela.
Però non posso muovermi sempre in questo modo. C’è anche chi merita risposte sensate, chi vuole discutere con me e arricchire il post con il suo punto di vista.
Tre passaggi di botta e risposta sono sufficienti per capire quando è il momento di abbandonare la conversazione e disattivare le notifiche. Don’t feed the troll, chiaro?
In sintesi: a un certo punto devi solo salutare e andare avanti. Non puoi ascoltare tutti, soprattutto i troll di professione. Ci sono persone che offendono e deridono per puro piacere, oppure impiegano il tempo a fare risse virtuali. Io lavoro, ho altro da fare.

L’album delle figurine

Le amicizie su Facebook sono una cazzata infinita. Hai migliaia di amici, ma sono numeri che potrebbero scomparire domani senza influenzare in alcun modo la tua vita. Su Facebook c’è chi colleziona figurine, per me va bene. Ma ricorda che puoi scegliere di non seguire le persone che, in qualche modo, rovinano il tuo umore con contenuti inutili, offensivi, pungenti.
Ognuno vede il mondo con una prospettiva, ognuno interpreta i fatti della vita in modo diverso. A volte c’è sintonia, a volte no. Perché permettere a uno status velenoso di rovinare la tua giornata?
In sintesi: segui chi ispira le tue giornate, abbandona le negatività. Ignora chi si loda ogni santo giorno.

L’onore delle armi

Può succedere. L’interlocutore, messo alle strette davanti all’evidenza dei fatti, ti dà ragione. In una discussione su Facebook, nei commenti di un post. Diavolo, succede anche questo. Non lo fa apertamente, però inizia a dirigersi verso il tuo punto di vista. Sta chiedendo un armistizio. Tu concedilo, va’ incontro al tuo compagno con uno smile.
In sintesi: litigare è inutile, cerca sempre di mediare.

Attento a quello che dici

La gente legge. La gente giudica. E tu puoi affrontare tutto questo con spavalderia, sbandierando la tua indipendenza. Il profilo Facebook è tuo e lo gestisci come vuoi: in realtà non è così.
 Non puoi parlare male delle persone su Facebook, non lo puoi fare neanche in modo indiretto.
 Non hai diritto.
Molti professionisti descrivono situazioni lavorative su Facebook, altri condividono frustrazioni e rimproveri nei confronti dei clienti.
 Pubblicano delle frecciate per colpire in modo indiretto chi dovrebbe essere in ascolto. Sii prudente, le persone ascoltano. Riportano. Giudicano. Decidono.
Io ho lavorato in agenzia stampa per anni, e ho imparato che le relazioni contano. Quello che oggi è un perfetto sconosciuto domani potrebbe essere un cliente, o un datore di lavoro. Il web è piccolo.
In sintesi: filtra i tuoi pensieri, è facile fraintendere e giudicare.

La chat di Facebook

La chat è una vera e propria diavoleria. Consente a tutti i tuoi amici di interrompere la tua giornata per fare una domanda, chiedere un consiglio, invitarti all’evento dell’anno. La chat è un’arma di distruzione di massa se usata come chat di gruppo.
 Due sono le soluzioni da mettere in campo:
  • Abbandonare la discussione.
  • Scrivere il tuo contributo e abbandonare la discussione.
C’è chi chiede il consiglio del secolo nella chat, tipo: “Ciao, devo montare un Boeing 747. Non voglio disturbare ma avrei bisogno di un consiglio”. Io ho creato un gruppo Facebook dedicato a tutte le domande che arrivano in privato, quelle più interessanti le trasformo in post. Quando le domande continuano, invio la landing per le consulenze: qualche cliente arriva in questo modo.

La chat di Facebook

Ancora un consiglio da amico: mai aprire richieste di messaggi. Qui si trova lo spam della peggior specie, i messaggi inviati dai fake infami. Mai aprire le richieste di messaggi. Lo dico e lo ripeto.
In sintesi: fissa delle regole, nessuno deve disturbare sulla chat. Ma tu puoi ottenere dei vantaggi.

Stare su Facebook: la tua opinione

Non è facile stare su Facebook. Io credo che ci sia sempre un equilibrio da rispettare. Non ho sempre ragione, non è questa la mia idea. Ma Facebook è un pezzo del mio mondo e lo gestisco in modo da avere tanti vantaggi e pochi fastidi.
 Non posso passare le giornate ad ascoltare voci fastidiose.
Nella vita reale non lo farei, e non lo faccio in quella virtuale.
 Nella vita reale confido i problemi alle persone di fiducia, non a individui che conosco per caso. Il miglior modo per stare su Facebook, dal mio punto di vista, è questo: secondo te ho ragione? Aspetto la tua opinione nei commenti.

FONTE: http://www.mysocialweb.it/2016/02/10/stare-su-facebook/

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