lunedì 6 marzo 2017

L'INTERVISTA: Nardulli (Avanguardia):giù le mani dalla tomba di Claretta Petacci La nostra storia non è in vendita

 
 
Riportiamo per intero l'INTERVISTA fatta a Vincenzo Nardulli
dall'amico Giuseppe Parente - Fascinazione.info 
 
 
 
(G.p)Vincenzo Nardulli, leader degli avanguardisti pugliesi della roccaforte nera di Mola di Bari, stretto collaboratore di Stefano Delle Chiaie,  è l'animatore del Comitato in difesa della Tomba di Claretta Petacci presente al cimitero monumentale Verano di Roma ed ha organizzato per sabato 11 marzo un presidio intitolato La Tomba di Claretta non si tocca.
 
 
Una settimana prima dell'evento, in esclusiva per i lettori di Fascinazione intervisto sul tema Vincenzo Nardulli al quale pongo alcune domande

In che condizioni versa la tomba di Claretta Petacci, al cimitero monumentale Verano di Roma?
Ti ringrazio per la domanda. La tomba di Claretta Petacci versa in pessime condizioni:cristalli rotti e frantumati, erbacce in ogni dove, marmi e pietre annerite dal tempo e dalla incuria, fregi asportati e divelti. Tant'è che l'intera struttura è stata dichiarata pericolante ed è stata inoltre recintata da picchietti e plastica verde.


 In un recente passato l'Ama ha messo i sigilli all'area nei pressi della tomba. Anche la concessione è decaduta alla fine del mese di febbraio, che ne sarà dei resti di Claretta Petacci?
Alla fine del mese di febbraio la concessione è scaduta e ai sensi dell'articolo 52 l'area e la tomba è passata nella proprietà dell'Ama, per cui la stessa partecipata può decidere come meglio crede. Preciso, inoltre, che la la tomba della famiglia Petacci non ha nessun vincolo per cui può anche essere abbattuta.


 Quali sono le motivazioni ideali che vi hanno spinto a fondare il comitato in difesa della tomba di Claretta Petacci ed organizzare un presidio a sua difesa?
Mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni in merito: già nel 2014 mi interessai del problema e chiesi all'architetto Andrea De Santis di interessarsi al caso.
L'architetto si recò presso gli uffici competenti, sovrintendenza compresa e si decise di chiedere l'autorizzazione al comune e all'ama per poter restaurare la tomba.
Mi incontrai con Indri e gli chiesi di fare la richiesta, in qualità di presidente dell'associazione che gestisce il Campo della Memoria, quindi da un'associazione riconosciuta e abilitata.
Nel 2015 fu ufficialmente fatta la richiesta per il restauro agli organi competenti.
Ora che la concessione è scaduta e viste le condizioni di pericolo in cui la Tomba versa,
con la reale possibilità di essere abbattuta abbiamo ritenuto necessario di organizzare un presidio per giorno 11 marzo alle ore 10,dove una delegazione si recherà all'ufficio dell'Ama interno al Verano per testimoniare la nostra presenza e per sapere direttamente le loro volontà. 
Dopo aver indetto il presidio e pubblicizzato anche sui social network l'evento, l'Ama, attraverso l'Adn Kronos ha dichiarato che non è loro intenzione procedere all'abbattimento della tomba. 
Ma a noi questo non basta.
La tomba di Claretta Petacci deve essere restaurata, in tempi rapidi.
Evito qualsiasi polemica su chi si è ultimamente inserito nella vicenda per far sapere che il problema era stato risolto. Si tratta dei soliti personaggi in cerca di qualche voto alle prossime tornate elettorali con cui non abbia nulla da spartire.
Colgo l'occasione di questa intervista per invitare, tutti i Camerati, al di là delle appartenenze a partecipare al Presidio.

http://www.fascinazione.info/2017/03/nardulliavanguardiagiu-le-mani-dalla.html







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